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LUCE SULL’ARCHEOLOGIA - V Edizione 2019
Incontri di storia e arte
13 gennaio |
27 gennaio | 3 febbraio | 10 febbraio
| 3 marzo | 24 marzo | 7 aprile
ore 11,00
ROMA VERSO L’EUROPA
l’Impero Romano all’origine culturale e civile del Continente
Introduce Massimiliano Ghilardi
Anteprime dal passato a cura di Andreas M. Steiner
Racconti d’arte a cura di Claudio Strinati
programma
13 gennaio 2019
Roma e l’Europa
L’Europa dei romani - Andrea Giardina
Le donne dei Romani al tempo delle guerre di conquista - Francesca Cenerini
Europa, immagini figurative nella pittura rinascimentale e barocca - Claudio Strinati
L'Europa dei Romani era la fanciulla dello straordinario mito
raccontato dai poeti e rappresentato in tante opere d'arte. Era anche
uno spazio geografico le cui dimensioni potevano variare, da
continentali a regionali. Ma chi erano gli Europei? La risposta a questa
domanda può riservare qualche sorpresa. Un contributo per spiegare il
cambiamento della condizione femminile in età romana repubblicana alla
luce delle guerre di conquista che mutarono gli assetti politici ed
economici pregressi e, di conseguenza, anche i rapporti di genere,
elaborando anche nuovi modelli di comportamento e di azione della
matrona all'interno della res publica.
27 gennaio 2019
Roma sotto le Alpi
Dalla conquista alla romanizzazione della Gallia Cisalpina III-I sec. a.C. - Gino Bandelli
Le città romane della Cisalpina - Paolo Sommella
Roma e la Germania: la battaglia di Teutoburgo - Valerio Massimo Manfredi
Sintesi della giornata incentrata sulle rappresentazioni belliche romane nella pittura rinascimentale - Claudio Strinati
L’assetto multietnico della Gallia Cisalpina indipendente; le varie
fasi della conquista romana; le forme di controllo esercitate dalla
potenza egemone; il processo di romanizzazione (categoria, quest’ultima,
non da tutti accettata), sono alcuni dei temi che verranno
esaminati. Importanti città come Mediolanum, Bigia, Rimini,
Aquileia, Bononia, Ticinum, Padova, Verona, ecc. potranno testimoniare
la presenza di società evolute già al momento dell'impatto con Roma,
dimostrando come la stessa sistemazione urbanistica fosse stata
progressivamente assimilata con la partecipazione degli abitanti locali.
All'inizio dell'autunno dell'anno 9 dopo Cristo, nella Germania
settentrionale tra i fiumi Ems e Weser (oggi si suppone non lontano
dalla città di Osnabriik ) un grosso reparto romano in marcia, tre
legioni e relativi ausiliari, cadde in un'imboscata nella foresta di
Teutoburgo tesagli dalle tribù germaniche sotto il comando del nobile
Arminio. I Romani furono massacrati e le aquile delle legioni caddero
nelle mani del nemico.
3 febbraio 2019
Nemici di Roma
Lo sguardo di Tacito sulla Germania - Renato Oniga
I “nemici” di Roma: documenti e testimonianze - Silvia Orlandi
Immagini di Europa nel mondo greco e romano -Annalisa Lo Monaco
Sintesi della giornata incentrata su Italia e Germania nella pittura - Claudio Strinati
Saranno individuati i modelli di pensiero attraverso i quali Tacito
ha elaborato la propria immagine della geografia e dei popoli della
Germania antica, evidenziando punti di convergenza e punti di
opposizione tra Romani e Germani. Alcune di queste idee hanno goduto di
ampia fortuna nella cultura europea moderna e contemporanea.
Il
concetto di “nemico”, nella Roma antica e non solo, varia nel corso del
tempo: anche chi per un certo periodo è considerato un avversario da
battere o sottomettere, in un altro momento può diventare parte di
quello stesso stato che un tempo combatteva, e ciò che è fuori dai
confini dell’impero può essere visto come qualcosa di ostile, ma anche
come un alleato con cui trattare, o un potenziale mercato con cui
instaurare rapporti commerciali. Questo quadro variegato dei rapporti
dei Romani con i loro “nemici” emerge chiaramente non solo dagli autori
antichi, ma anche da un particolare tipo di testimonianze archeologiche,
quelle epigrafiche, che di questo aspetto costituiscono un punto di
osservazione privilegiato.
Europa, la figlia del re di Tiro Agenore,
ebbe una vita decisamente insolita: rapita da Zeus trasformatosi in toro
pur di sedurla, divenne poi regina di Creta. Il suo mito, noto già a
Omero ed Esiodo, fu molto popolare nel mondo greco-romano. Immagini
della fanciulla arricchirono con la loro sensualità anfore e crateri
necessari al banchetto (in Grecia), e pareti e pavimenti delle case
romane.
10 febbraio 2019
I Cesari, Roma e la Gallia
Giulio Cesare in Gallia - Luciano Canfora
Dalla Gallia a Roma: Cesare e la sua città - Domenico Palombi
Giuliano Cesare in Gallia - Alessandro Pagliara
Sintesi della giornata incentrata sulle rappresentazioni di Giulio Cesare nelle arti figurative - Claudio Strinati
La
colonizzazione della Gallia è fenomeno di tali proporzioni storiche da
imporre la domanda se la contabilità dei morti proposta da Plinio con
estrema chiarezza (e con l’accusa bruciante a Cesare di aver nascosto le
cifre) non debba tuttavia cedere il passo, in sede di bilancio storico,
a quello che può considerarsi l’evento cruciale nella formazione
dell’Europa medievale e poi moderna: la romanizzazione dei Celti,
dovuta appunto alla conquista cesariana. L’oro della Gallia diede a
Cesare l’opportunità di avviare un programma monumentale che, per
dimensione e significato, avrebbe trasformato le tradizionali forme di
manifestazione del potere nello spazio urbano: dalla costruzione del
Foro Giulio alla pianificazione urbanistica di una nuova Roma finalmente
ellenistica, si dava avvio, in un complesso rapporto tra tradizione e
innovazione, alla costruzione della città imperiale.
Sarà raccontata
l’affascinante figura di Giuliano e nello specifico del suo cesarato in
Gallia, culminato nella grande vittoria sugli Alamanni
ad Argentoratum/Strasburgo del 357: un evento dal grande
significato simbolico e pratico
3 marzo 2019
L’ultima frontiera: la Britannia
La Britannia romana - Sergio Rinaldi Tufi
La prima cristianizzazione dell’isola - Massimiliano Ghilardi
Le prime rappresentazioni figurative cristiane - Claudio Strinati
Non
c'è solo il Vallo di Adriano. Già a partire dai remoti antefatti
(da Stonehenge al fiorire della cultura celtica), gli
spunti si moltiplicano: una conquista difficile, la narrazione di
Tacito, castra e città (Londinium, Eboracum...),
terme su una sorgente sacra (Bath), vita quotidiana dei soldati
(Vindolanda), sculture dal ruspante sapore provinciale. Lontano a nord,
fra mito e realtà, l'"ultima Thule".Le origini cristiane della
Britannia sono poco chiare e di sicuro non si può dare credito alle
leggende medievali secondo le quali l’evangelizzazione cominciò con i
viaggi missionari dei santi Pietro e Paolo; notevole successo riscosse
già in antico la leggendaria presenza sull’isola di Giuseppe d’Arimatea,
che avrebbe portato alcune gocce del sangue di Cristo e piantato il
sacro roveto a Glastonbury. In effetti, va riconosciuto che sino ai
primissimi anni del IV secolo la mancanza di testimonianze archeologiche
e letterarie certe non permette di postulare l’esistenza di cospicue
comunità di fedeli cristiani in Britannia.
24 marzo 2019
L’eredità di Roma
L’Europa di Carlo Magno - Alessandro Barbero
Una sola architettura per un impero millenario - Alessandro Viscogliosi
Le origini del medioevo figurativo - Claudio Strinati
Che
Roma sia in Europa può apparire ovvio oggi, ma non lo era all'indomani
delle invasioni barbariche. Papa Gregorio Magno scrisse all'imperatore
d'Oriente implorandolo di non dimenticarsi dell'Europa caduta in mano ai
barbari; ma la città di Roma quel destino non l'aveva condiviso. Nei
secoli VII e VIII continuava a far parte dell'impero bizantino,
accogliendo i profughi siriani e palestinesi in fuga davanti
all'invasione araba; anche i papi di quell'epoca erano spesso orientali,
e di lingua greca. Quando Carlo Magno venne incoronato in San Pietro il
giorno di Natale dell'800, i cronisti bizantini commentarono
tristemente che anche Roma era caduta in potere dei barbari; ma è in
conseguenza di quegli avvenimenti che Roma divenne una città europea,
più legata a Milano, Francoforte e Parigi che non a Costantinopoli,
Gerusalemme e Alessandria.
Come simbolo di un Impero che non aveva
capitale, Carlo Magno concepì e fece realizzare la cappella palatina di
Aquisgrana, monumento sintesi di un’idea imperiale che, tramite un
indiscusso omaggio\citazione dell’architettura bizantina, ricollega il
neonato Sacro Romano Impero all’unico Impero, quello di Roma. Le forme
dell’architettura parlano un linguaggio che non si presta ad equivoci,
talvolta più eloquente nella sua evidenza materiale di quanto non lo sia
la scrittura.
7 aprile 2019
La Lucania romana
Omaggio a Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Introduce Antonio Calbi
Roma in Lucania: Venosa e Grumento “luci” sulle città romane - Maria Luisa Marchi
Orazio e le sue origini lucano-apule - Antonio Marchetta
L’idea del monumento aere perennius nella storia della civiltà occidentale - Claudio Strinati
Una
lettura del processo di cambiamento dal mondo indigeno (daunio e
lucano) a quello romano da un "mondo di non città" alle colonie tra
trasformazioni e conservazioni. Le due città, Venosa e Grumento, sorgono
in contesti diversi ma simili e rappresentano attraverso edifici e
monumenti un nuovo modo di vivere ed abitare. Un breve escursus a Venosa
nei luoghi di Orazio ci proietta nella lucania del poeta
permettendo di intravedere e ricostruire attraverso i versi i paesaggi
augustei.
Com’è noto, nessuna delle più rilevanti figure della
letteratura latina era nativa di Roma, e non lo fu nemmeno Orazio (come
del resto l’altro sommo cantore dell’Urbe, Virgilio). Ma pur vivendo
lontano da Venosa, pur nella Roma che lo consacrava al vertice della
gloria poetica Orazio non dimenticò mai la sua terra di origine, con la
quale mantenne sempre uno stretto legame sentimentale, spirituale,
temperamentale, come attestano le innumerevoli memorie lucano-apule
disseminate nei suoi versi.
INFO
singolo appuntamento 10 euro
abbonamento a 7 incontri 50 euro + l’opportunità di vedere
lo spettacolo Un nemico del popolo in scena al Teatro Argentina dal 20 marzo al 28 aprile 2019
alla tariffa speciale di 5 euro - presentando l'abbonamento al botteghino.