Nel 1836 l’Accademia dei Georgofili di Firenze pubblica il X volume del suo Giornale Agrario Toscano in cui compare un articolo del Colonnello Serristori dal titolo Notizie sullo stato attuale delle razze di cavalli in Italia. L’Ufficiale, nel trattare l’argomento nell’ambito di tutti i Regni preunitari, afferma che in quello di Napoli esistono quattro razza fra cui quella di Angri, che descrive come di forme non spregevoli e adatte al tiro. Asserisce che si tratta di una razza autoctona, ma che nel Regno (per motivi facilmente intuibili) vi è molto sangue di cavalli spagnoli
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