Fra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento era consuetudine dare alle stampe degli elogi funebri che venivano letti in occasione dei funerali, per lo più molto solenni, di Autorità civili e religiose officiati ad Angri. E' in questo contesto che il 9 marzo 1923 il Canonico Giuseppe Smaldone della Collegiata di San Giovanni Battista, declamava l'elogio funebre che si presenta in questa pagina, dedicato al Commendatore Francesco Adinolfi, che fu Sindaco di Angri per ben 7 mandati dal 20 gennaio 1883 al 25 luglio 1918
Francesco Adinolfi nacque nel marzo del 1846 da Antonio e Teresa Pisacane. Dopo essersi laureato in legge a Napoli e avere iniziato la professione di avvocato per un certo tempo, si ristabilì ad Angri e grazie alle sue specchiate virtù, riscosse unanimi consensi che gli consentirono di essere a capo dell'Amministrazione Civica per ben 30 anni
Il fascicoletto, di sole 16 pagine, venne stampato dalla storica Tipografia Contieri di Angri
L'elogio funebre del Sindaco Francesco Adinolfi