Angri conserva due grandi dipinti risalenti al 1764, opere certamente di questo artista, nella chiesa dell'Annunziata: L'Annunciazione e La Madonna del Rosario con Santi. Ma molto verosimilmente il Cestaro è l'autore anche della tela del terzo altare di destra della Collegiata di San Giovanni Battista, raffigurante l'Incoronazione di San Giuseppe; difatti è stupafacente l'analogo impianto stilistico con la tela della chiesa madre Collegiata della Santissima Assunta di Bagnoli Irpino, patria dell'artista.
Per il confronto fra le due opere si rimanda, per Angri, a testo Angri e il Suo Patrono San Giovanni Battista, Angri, 1996, pagine 112 e 115 e, per Bagnoli Irpino, allo saggio di Edgard Fiore dal titolo Novità su Jacopo Cestaro, pubblicato sul numero 12 del 30 dicembre 2015 della Rivista teCLa (temi di critica e letteratura artistica), edito dall’Università degli Studi di Palermo
La rivista TECLA n. 12 completa
Nato a Bagnoli Irpino nel 1718 (altre fonti riportano la data del 1712), da genitori originari di Montesano sulla Marcellana, Jacopo Cestaro divenne ben presto un valente pittore e trasferitosi a Napoli entrò nella bottega di Francesco Solimena. Venne segnalato dal Vanvitelli come uno dei maggiori artisti del Regno. Fu maestro nell'Accademia del Disegno di Napoli e Ruggiero di Castiglioni, nel suo testo La Massoneria nelle Due Sicilie e i "fratelli" meridionali del '700, lo annovera fra i massoni iscritti ad una loggia di obbedienza inglese durante la seconda metà degli anni Settanta del '700
Ad oggi sono note circa 75 opere dell'artista, passato a miglior vita tra il 1785 e il 1789