L'odierna chiesa dell'Annunziata

 

La Chiesa dell’Annunziata di Angri e l’annesso ex convento domenicano (l'odierno palazzo Perris con il chiostro), vennero eretti in forza di un rogito redatto il 26 luglio 1436 per volontà di Giovanni Zurlo, feudatario di Angri, mentre sul soglio pontificio regnava Papa Eugenio IV e Vescovo di Nocera era Mons. Giacomo Benedetti

Un dettagliato quadro delle proprietà e delle rendite della Chiesa risale al 1750, quando venne redatta dal priore Fra’ Diodato da Napoli una Relazione indirizzata al Papa Innocenzo X. Negli stessi anni venne impiantato il Catasto Onciario in cui, oltre a censi di varia natura, vi sono elencate proprietà fondiarie per ben 168 moggia

Il terzo quarto del Settecento segna il periodo di massimo splendore del complesso ecclesiastico; negli anni Sessanta si avviano lavori di ristrutturazione dell’edificio e si commissionano al noto pittore Jacopo Cestaro, originario di Bagnoli Irpino, le grandi tele dell’Annunziata e della Madonna del Rosario, a fronte di un compenso di 300 Ducati, ma circa venti anni dopo (1781) il patrimonio fondiario del tempio si riduce drasticamente a soli 68 moggia di terreno

Nel 1809 Gioacchino Murat sopprime tempio e monastero, confiscandone i beni; in quel momento occupano il convento il Priore, 10 monaci e 5 laici. Passata di proprietà del demanio, la Chiesa è addirittura usata come stalla per i cavalli di un reparto militare, probabilmente francese, e infine venduta. I suoi beni (suppellettili varie, dipinti, arredi sacri, ecc.), vengono incamerati e assegnati al Liceo Tasso di Salerno dove, secondo alcune cronache, i sette carri che li trasportano non vi giungono mai. Si salvano solo quattro tondi raffigurante altrettanti papi dell’Ordine Domenicano perché trasferiti nottetempo nella Collegiata di San Giovanni Battista. Tali dipinti, restituiti pochi anni or sono, sono oggi visibili ai lati degli altari laterali della crociera. I marmi dell’altare maggiore e le acquasantiere vengono vendute ai preti della Chiesa del Gesù di Castellammare di Stabia, dove tuttora si trovano. Solo nel 1847, grazie alle continue richieste sia dei parrocchiani sia delle Autorità ecclesiastiche e alla caparbietà del vescovo di Nocera Mons. Agnello D’Auria, la Chiesa è riaperta al pubblico assumendo il titolo di Parrocchia della SS.Annunziata e S.Benedetto.

Per avere un'idea della grandezza e dell’importanza di questa parrocchia basti pensare che agli inizi del Novecento annovera una popolazione dipendente di 10 sacerdoti e di circa 3.000 anime, ovvero circa un terzo del paese

Il terremoto del 1980 provoca ingenti danni all’edificio e, oltre a vari interventi di consolidamento, si rende necessario ricostruire completamente la cupola. Il tempio ha accolto nuovamente i fedeli  il 25 marzo del 1996

Di particolare importanza è il citato rogito di fondazione del complesso, che si riporta integralmente ripreso da pagina 31 del volume pubblicato dal compianto Parroco don Bellino Di Lieto nel 2000, dal titolo Da San Benedetto alla Santissima Annunziata, dove fra i vari personaggi presenti si cita il presbitero Pinto Sorrentino che verosimilmente troveremo 30 anni dopo elencato fra i primi quattro canonici del Capitolo abaziale della Collegiata di San Giovanni Battista

 

icon Rogito di fondazione della Chiesa dell'Annunziata di Angri

 Notizie sul restauro della Chiesa

                   

 

 

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