Sul brigantaggio ad Angri sono stati reperiti 18 documenti, le cui trascrizioni sono disponibili di seguito, conservati presso l'Archivio dell'Ufficio Storico dello STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO e l'Archivio CENTRALE DELLO STATO.

Si tratta di fonti inedite, per lo più di rapporti che il Comandante del distaccamento di Angri inviava al Comando superiore, che vanno dal 17 maggio al 31 dicembre 1862 e risultano interessanti per comprendere quale fosse il clima socio politico del paese all'indomani dell'Unificazione.

L'ultimo documento è una sentenza emessa dal Tribunale Militare di Salerno il 18 dicembre 1865 in cui, fra gli imputati, compare un Sinopoli, nativo di Angri, ma dimorante a Cava dei Tirreni

 

 


 

A corollario dei precedenti documenti si riportano due articoli apparsi sul Giornale politico-popolare della sera IL PUNGOLO, stampato a Napoli, nelle edizioni del 21 e del 26 maggio 1862 che riferiscono fatti di cronaca legati al fenomeno del brigantaggio ad Angri e zone limitrofe

 

icon Da IL PUNGOLO del 21 maggio 1862

icon Da IL PUNGOLO del 26 maggio 1862

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