Fino a qualche decennio addietro, Angri era disseminata di edicole votive e non vi era costruzione, portone o vico sprovvisto di immagine devozionale. Queste piccole opere d'arte venivano realizzate in modi diversi che andavano dal grossolano affresco, alla pittura ad olio o alla pittura su legno; ma, la tecnica più diffusa era ed è rimasta quella in maiolica, che offre maggiori garanzie di durata, un'altissima resistenza alle intemperie e un'estrema facilità di messa in opera

Con la crescente cementificazione del paese, la lenta e inesorabile trasformazione del centro storico, la necessità di ristrutturare e modificare i vecchi immobili e, non ultimi, alcuni deplorevoli casi di furti, queste icone sono andate via via scomparendo ed ecco, quindi, che si presentano in questa pagina alcuni esempi di tali opere, non più presenti nei rispettivi siti, con la speranza che laddove non siano andate distrutte, possano un giorno essere recuperate e restituite alla pubblica fruizione, tornando ad assolvere alla loro naturale e originaria funzione devozionale

A tale scopo e visti i recenti esempi di nuove edicole votive che sono "comparse" su alcune costruzioni, l'Associazione sta sviluppando uno specifico studio e dedicherà una pubblicazione a questo tema proprio per valorizzare questo prezioso e schietto esempio di memoria storica collettiva

 


 

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Nella collana di Fascicoli pubblicati dall'Associazione il 13° è stato dedicato alle edicole votive

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