La facciata della chiesa

 

Agli inizi del Cinquecento esisteva ad Angri, nei pressi di via Santa Maria, un monastero carmelitano intitolato a Santa Maria di Salome dove ancora oggi sopravvive il toponimo

Quei Padri istituirono la confraternita, in origine a titolo di Compagnia, e gli destinarono un locale per le riunioni che si tenevano il mercoledì. In seguito, certamente a causa del clima malsano dovuto alle frequenti esondazioni del Sarno causate dai terremoti e dalle eruzioni del Vesuvio, ma soprattutto dalla notevole distanza che intercorreva dal centro abitato al convento, i confratelli decisero di costruire in un luogo più comodo e più vicino alle loro abitazioni, una chiesa con annesso oratorio, e invitarono i Carmelitani ad abbandonare il loro monastero per trasferirsi nella nuova struttura

Il vescovo Ammirante, nel suo volume Stato della Diocesi e Città di Nocera del 1877, indica il 1600 come epoca di istituzione, ma si riferiva sicuramente alla costruzione dell'attuale tempio, risalente al 1611, e non alla nascita della confraternita, avvenuta nel 1524

Nel 1655 Papa Innocenzo X soppresse il convento, ma rimase in vita la Confraternita che oggi esiste ancora

Oltre la ristrutturazione avvenuta nel XVIII secolo che gli ha conferito l'attuale conformazione, la chiesa ha subito diversi interventi. La Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali della Campania in un rilevamento del dicembre 1977 la definì un interessantissimo e organico esempio di rococò la cui architettura è per tradizione attribuita a frate D'ELIA

L'attuale pavimento fu messo in opera nel 1925 quando era Rettore il Can. Vaccaro (che divenne poi Abate del Capitolo di San Giovanni Battista)

Con l'introduzione dell'attuale liturgia furono rimossi l'altare maggiore e i due laterali; i materiali originari furono in parte recuperati e riutilizzati nell'ambito del nuovo riassetto liturgico

Al di sotto del piano stradale è presente una cripta destinata originariamente ad accogliere le spoglie mortali dei confratelli e regolarmente utilizzata fino alla promulgazione del noto editto francese del 1806 che istituì i cimiteri vietando le tumulazioni all'interno dei luoghi di culto

Durante la forzata chiusura provocata dal terremoto del 1980 furono trafugate le due pregevoli acquasantiere.

 

RECENSIONI

Da ANGRI80 di gennaio 2019

 

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