L'odierna villa comunale é stata ripetutamente oggetto di studio e di ricerche ed è nota come villa Doria, in omaggio ai Principi di Angri che la realizzarono alla fine del Settecento insieme al casino di caccia e agli ambienti che si trovano dal suo ingresso principale in direzione di via Concilio. Il Comune anni addietro, dispose un accurato censimento delle piante secolari presenti nel suo interno.
Il raffinato impianto originario di giardino all'italiana è ancora riconoscibile nell'attuale configurazione e oggi svolge la primaria funzione di "polmone verde" per il paese. Ma come si presentava in antico quell'area?
Qualche notizia la possiamo attingere dalle fonti storiche, ma altre é possibile solo ipotizzarle, anche se con una buona approssimazione.
É noto che al momento del suo impianto i Doria acquisirono piccoli appezzamenti di terreno e altre piccole costruzioni sul versante di via Concilio, successivamente abbattute per far sì che il giardino avesse la forma di una foglia; per il resto ci si deve riferire al più ampio contesto urbano che comprende il castello. In primo luogo l'ampio spazio fra l'ingresso della villa e il fossato del castello che ospitava quasi certamente un controfosso per la difesa ravvicinata dell'opera fortificata; la montagnella, dove ogni 29 agosto viene fatto salire San Giovanni Battista per celebrare la Santa Messa nella ricorrenza del suo martirio, non esisteva, ma il terreno era sicuramente in pendio e seguiva l'andamento altimetrico dell'odierna via Murelle; tale nome deriva certamente dalla presenza di un piccolo muro di contenimento che aveva la doppia funzione di impedire che le acque piovane provenienti dalla montagna potessero investire direttamente villa e castello e di indirizzarle verso l'odierna via Zurlo, un tempo semplice canale. Il rimanente spazio era già di proprietà del feudatario e adibito a giardino, come peraltro lo stesso fossato
RECENSIONI