Ad Angri il fervore religioso popolare non è mai mancato! Prova ne sono il culto e l’attaccamento per il Patrono San Giovanni Battista, che richiama oltre 10.000 fedeli in occasione della Santa Messa per l'inizio della sua peregrinatio di giugno (il sacro rito si svolge alle 6.30 del mattino ed è presieduto dell’Ordinario Diocesano), i frequenti intrattenimenti e la presenza popolare presso la cappella di Sant’Alfonso Maria Fusco, il Santo angrese fondatore delle suore Battistine, le annuali visite alla Madonna delle Galline a Pagani la prima domenica dopo Pasqua, alla Madonna dei Bagni la domenica dopo il Corpus Domini o la partecipazione alle liturgie dedicate alla Madonna di Pompei, i pellegrinaggi alla Madonna dell’Arco o alla Madonna di Montervergine, ecc. Ma pochi sono quelli che si ricordano ancora dei fatti legati all'immagine della Madonnina delle lacrime di via Tenente Smaldone, avvenuti agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso
Si tratta di una piccola stampa, racchiusa in una sontuosa cornice in oro, che si trova oggi all’interno della chiesa dell’Annunziata nella prima cappellina entrando a sinistra e di come sia giunta agli allori della cronaca è dettagliamente riportato nel volumetto La Madonnina miracolosa di Angri, pubblicato nel 1958 a cura del Redentorista tedesco Clemente M. Henze
Il libretto, oltre a raccontare i fatti miracolosi attribuiti alla sacra immagine, riporta minuziosamente citazioni e nomi degli angresi che vissero in prima persona e presero parte attiva a quegli eventi
La Madonnina miracolosa di Angri
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